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Le 4 modalità di ricarica per veicoli elettrici

Sono 4 le modalità che consentono di ricaricare un veicolo elettrico. Alcuni veicoli in prevalenza moto elettriche o minivetture sono predisposte per la ricarica attraverso una presa domestica o industriale comune; altri veicoli invece necessitano di potenza più elevata e protezioni maggiori

Cominciamo col fatto che i veicoli elettrici sono quelli in cui la trazione è garantita da motore/i elettrico alimentato da un pacco batterie. Non è presente un motore a combustione interna, soltanto quando si tratta di autovetture ibride. 

Esempi di questi veicoli sono: le biciclette elettriche, scooter o moto elettriche, auto elettriche, ecc.

In questo articolo andiamo ad approfondire le quattro diverse modalità di ricarica dei veicoli elettrici.

Modalità di ricarica 1

Ricarica lenta (6-8 h) Questo tipo di ricarica avviene in corrente alternata (AC), fino a 16 A. Ammessa soltanto in ambiente domestico privato. È possibile utilizzare una semplice presa domestica o una presa industriale fino a 32 A e non è presente nessuna protezione e nessuna comunicazione con il veicolo.

Questa modalità è quella usuale per i veicoli leggeri, ad esempio moto elettriche.

Esempio di ricarica in modalità 1

Modalità di ricarica 2

Ricarica lenta (6-8 h) a 16 A, (corrente alternata) ammessa in ambiente domestico e pubblico. Le prese utilizzabili sono quelle domestiche o industriali fino a 32 A. Sul cavo di alimentazione del veicolo è presente un dispositivo denominato Control Box (Sistema di sicurezza PWM) che garantisce la sicurezza delle operazioni durante la ricarica.

Questo dispositivo di protezione detto “Incable Control Box” (ICCB) ha la funzione di regolare la potenza e di monitorare i parametri di sicurezza (ad esempio di integrare una protezione differenziale).

Questa tipologia è applicabile solo in ambito domestico e industriale, non per ricarica aperta a terzi o pubblica.

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Esempio di ricarica in modalità 2

Modalità di ricarica 3

Ricarica lenta (6-8 h) a 16 A o mediamente rapida (30 min – 1 h) a 63 A, 400V (Modalità con sistema di sicurezza PWM), ammessa in ambiente domestico e pubblico. La ricarica deve avvenire tramite un apposito sistema di alimentazione dotato di connettori specifici.

Avviene quando il veicolo elettrico viene collegato ad una stazione di ricarica fissa (EVSE) che provvede a: comunicare con il veicolo tramite un protocollo PWM, gestire l’abilitazione e gli opportuni blocchi di sicurezza.

Con questa modalità di ricarica, tramite connettori e prese Tipo 2, il veicolo può essere ricaricato in corrente trifase fino a 63 A (circa 44kW) in ambienti sia privati che pubblici, tipo quello che fanno qualsiasi dei nostri Prism.

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Esempio di ricarica in modalità 3

Modalità di ricarica 4

Ricarica ultra rapida (5-10 min) in corrente continua fino a 200 A, 400 V, ammessa solamente in ambiente pubblico. Con questo sistema è possibile ricaricare i veicoli in alcuni minuti, il caricabatterie è esterno al veicolo. L’associazione che promuove il Modo 4 è nata in Giappone ed è denominata CHAdeMO (a proposito in questo articolo trovi maggiori informazioni circa i connettori di ricarica).

La modalità di ricarica 4 è possibile quando la ricarica avviene tramite una stazione fissa in corrente continua (CC) che è dotata delle funzioni di controllo e protezione.
Può essere dotata di spina Tipo 2, per correnti fino a 80 A oppure di tipo Combo, per correnti fino a 200A per una potenza fino a 170 kW.

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Esempio di ricarica in modalità 4

La diffusione di stazioni di ricarica a corrente continua sulle nostre autostrade, che grazie a una capacità di ricarica fino a 50 kW permettono di ricaricare un’auto elettrica in 20-30 minuti, a differenza delle stazioni di ricarica a corrente alternata che impiegano, nel migliore dei casi, circa 1 ora per ricaricare completamente una batteria, consentirà l’uso dell’auto elettrica anche su lunghe distanze.

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